La curcuma (Curcuma longa è il nome latino con cui si classifica come erba medicinale) si è conquistata via via un’importanza crescente grazie soprattutto ad uno dei suoi principi attivi, la Curcumina, che ha importantissime proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antidegenerative, per le quali viene utilizzata in più di 70 malattie praticamente di tutti gli organi, nonché in oncologia.

La curcumina rappresenta solo l’8% del peso secco della polvere di curcuma per uso alimentare.

L’assorbimento intestinale può essere aumentato da piccole quantità di piperina contenuta nel pepe nero o dall’olio.

Detta anche zafferano delle Indie o anche zafferano dei poveri perché molto meno costoso, è una spezia molto utilizzata in cucina specie in India dove è uno dei componenti del curry, ma i guaritori indiani la usavano da secoli come analgesico, antiacido, per rimarginare più velocemente le ferite e prevenirne le infezioni, o anche come decongestionante nasale.

La sua importanza si deve però all’azione antiinfiammatoria e antidegenerativa , che è dovuta ad una marcata riduzione di molte sostanze coinvolte nelle patologie degenerative (citochine infiammatorie, numerosi enzimi, fattori di crescita).

La curcumina si è dimostrata in grado di inibire l’attivazione dei geni che scatenano il tumore, la trasformazione da cellula sana a cellula neoplastica, la proliferazione del tumore e le metastasi, e quindi potenzia gli effetti della chemio e radioterapia in numerosi tumori.

In Medicina Cinese si utilizzano tre rimedi derivati dalla curcuma: Jiang Huang (il rizoma della curcuma longa), Yu Jin (la radice tuberosa della curcuma longa), E Zhu (il rizoma della curcuma Zedoaria, una specie diversa dalla radice bianca e non gialla). Tutti e tre migliorano la circolazione del sangue e la circolazione energetica del corpo in generale, eliminando i ristagni ed il dolore che ad essi si correla.

Tutti e tre agiscono sul meridiano del Fegato, Yu Jin anche su quello di Cuore, ed è un’antidepressivo naturale. Le differenze di utilizzo si basano sui differenti meridiani su cui agiscono, oltre a quello di Fegato, e sulla cosiddetta natura termica, fresca/fredda per Yu Jin, in grado di rinfrescare nelle patologie con calore, e tiepida per le altre due.  Jiang Huang si utilizza nella dismenorrea, e anche nelle artralgie, specie della spalla. E zhu, che ha una potente azione anti- ristagno, viene utilizzato, in associazione con altri rimedi, in caso di masse addominali, in particolare nei tumori uterini, ma anche in situazioni come la stasi di alimenti nello stomaco.

Comunque è raro che in Medicina Cinese si utilizzi un singolo rimedio, in quanto si sfruttano in genere le sinergie tra vari costituenti della ricetta che devono determinare un effetto tale da correggere il disequilibrio rappresentato dalla malattia.

 

Dott. Patrizia Politi

Agopuntura e Medicina Cinese

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