Nel lontano 1838 in Kentucky, un ragazzetto di nome Andrew di 10 anni, colpito da una forte emicrania, mise una corda fra due alberi in modo da formare un’altalena, poggiò sopra una coperta e si sdraiò per terra utilizzando l’altalena come se fosse un cuscino ondeggiante. Si addormentò, e al risveglio il suo mal di testa era passato.

Erano gli albori dell’OSTEOPATIA…

Il giovane Andrew crebbe e dopo un passato come coltivatore, si appassionò alla tecnologia studiando da ingegnere ma la sua grande passione divenne la medicina.

Frequenta una scuola di medicina a Kansas City e impara la professione da suo padre.

La sua attività è tipica del medico di frontiera, frequentemente costretto a lunghi spostamenti per visitare un paziente, utilizzando mezzi terapeutici spesso inadeguati, come salassi, uso di purghe, etc.

Durante la guerra di secessione svolge l’attività di medico militare. Al ritorno dalla guerra perde tre dei suoi figli a causa di un’epidemia di meningite e un’altra figlia per una polmonite. Tutte queste esperienze lo mettono di fronte all’impotenza della medicina dell’epoca e lo inducono a cercare un modo diverso di curare le persone.

I suoi studi ripartono quindi dall’ANATOMIA. Pratica numerose dissezioni che lo portano ad avere una profonda conoscenza del corpo umano e delle relazioni fra le sue varie componenti.

Giunge alla conclusione che molte malattie possono essere curate senza l’utilizzo di farmaci.

Intuisce che la chiave sta nel trovare e correggere le malposizioni anatomiche che interferiscono con la circolazione sanguigna e l’attività nervosa.

Nel 1874 proclama: “La regola dell’arteria è assoluta, universale; essa non deve essere ostruita, altrimenti sorge la malattia.”

“Il corpo umano è la farmacia di Dio ed ha in sè tutti i liquidi, farmaci, olii lubrificanti, oppiacei, acidi ed antiacidi, e tutti i tipi di farmaci che la saggezza di Dio ha pensato necessari alla felicità dell’uomo ed alla sua salute.”

Comincia a trattare i suoi pazienti con successo utilizzando questa metodica che nel frattempo continua a perfezionare. Come tutti gli innovatori incontra molte resistenze fra i colleghi e nella società , ma la sua convinzione in ciò che sta facendo gli permette di proseguire per la sua strada.

Decide di chiamare Osteopatiaquesto suo metodo terapeutico.

Spiega lui stesso il perchè: ‘Ho ragionato così: le ossa sono il punto di partenza che ritengo sia la causa delle condizioni patologiche. Ho combinato ostèon (osso) con pathos (sofferenza) ed ho ottenuto come risultato osteopatia.’

Nel 1892 fonda la prima scuola di osteopatia a Kirksville (Missouri), The American School of Osteopathy. Nel 1895 venivano visitate più di 400 persone al giorno presso gli studi osteopatici di Kirksville.

The Old Doctor, come lo chiamano affettuosamente i suoi allievi, muore il 12 dicembre 1917, all’età di 89 anni.

Lo scopo dell’osteopatia era di “apportare dei miglioramenti ai correnti sistemi di chirurgia, ostetricia e il trattamento delle malattie generiche”. Il suo fondamento scientifico era la disciplina dell’anatomia. La sua filosofia si basava sulla comprensione dell’integrazione tra corpo, mente e spirito, l’interrelazione fra la struttura e la funzione e la capacità del corpo di guarirsi da solo quando meccanicamente in salute. Il trattamento osteopatico deve essere una razionale applicazione di questi principi in una cura globale del paziente con un’attenzione particolare al sistema neuro-muscolo-scheletrico come parte integrante dei processi di salute e malattia.

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