Hai mai pensato che se hai un dolore alla schiena la causa  può essere davanti?

L’uomo per sua natura è un essere in movimento, percepisce l’esterno e si rapporta con l’ambiente grazie ai suoi sensi (udito, vista, gusto, olfatto, tatto… e pensiero) e mette in atto azioni, parole e pensieri…che creano inevitabilmente delle dinamiche.

 

Ciò che siamo meno propensi a fare è sentire dentro. O meglio avvertire ciò che succede all’interno del nostro corpo. Percepiamo…nulla, se stiamo bene!

 

Infatti la capacità di percepire uno stato interno solitamente si ha solo se c’è qualcosa che non va. A meno che non si sviluppi una coscienza corporea talmente raffinata che ci permetta di conoscere meglio anche i nostri stati percettivi interni abituali.

Questa capacità è chiamata interocezione. Ovvero il senso della condizione fisiologica del corpo che include tra le altre ed esempio: la sensazione dello sforzo muscolare, le sensazioni vasomotorie, la distensione gastrica, la sensazione del battito cardiaco, la fame e la sete e perfino il desiderio sessuale.

 

Tutte queste informazioni dagli organi e dai vari tessuti che arrivano a livello insulare (e non sulla corteccia, quindi non ne siamo sempre consci), hanno oltre che un aspetto di info “sensitive” anche un aspetto motivazionale sempre correlato con il mantenimento dell’omeostasi corporea. Per capirci meglio: andiamo a fare la pipì quando la vescica distendendosi manda informazioni al cervello!

 

Un altro aspetto molto interessante della gestione delle informazioni che provengono dalla periferia e dagli organi è quello che si chiama il riflesso viscero-somatico.

 

Quando un organo ha qualche problema (sia esso di natura chimica, batterica, meccanica…) invierà questa informazione all’area midollare corrispondente, dopo aver superato il ganglio della catena laterovertebrale. Giunto al midollo spinale ci sarà già una primaria rielaborazione degli stimoli sensitivi e prima di prendere la via per il cervello, ci sarà una stimolazione midollare dell’area delle corna anteriori che provvederanno ad una risposta motoria trasferendo l’informazione al metamero di competenza causando una disfunzione somatica!

 

In parole molto più semplici esiste un meccanismo di riflesso, proprio perché in parte non prende la via del cervello, che fa si che per uno stimolo da parte di un organo o viscere che ha qualcosa che non va, la risposta, avrà un’influenza sulla porzione posteriore della colonna ad esso legata creando un dolore!!! E anche spesso un alterazione metabolica che si riscontra con un’alterazione per esempio della sudorazione o della sensibilità al caldo e al freddo, una contrazione muscolare della muscolatura paravertebrale e una densità dei tessuti sottocutanei.

Se pensate alle classiche coliche renali che provocano cosi tanto dolore alla schiena vi renderete conto di quanto è vero ciò che avete letto sopra. Oppure se pensate o avete provato il dolore mestruale vi ricorderete di quanto possa far male la schiena o addirittura le gambe quasi da non poter stare in piedi! Chi soffre di colon irritabile e non ha mai avuto mal di schiena alzi la mano!

Se il cuore soffre per un principio di infarto o per un angina pectoris (non per problemi sentimentali!) chi non ha mai sentito dire che si avverte dolore al braccio sinistro alla mandibola, oltre che al petto ovviamente?

 

E se è così,  avete mai pensato che il vostro dolore scapolare o al collo possa essere il risultato di tanto tempo che avete passato con una gastrite o un reflusso senza neanche saperlo? Oppure che innumerevoli trattamenti locali non sono stati efficaci perché continuavano a lavorare sulla schiena e sul collo senza prendere in considerazione degli importanti aspetti degli organi interni…

 

Gli esempi possono essere tanti come avete visto, ma poi può essere vero anche il contrario, ovvero una disfunzione somatica (vertebrale) può influenzare il comportamento di un viscere ecco che siamo allora di fronte ad un riflesso somato-viscerale.

 

Insomma dietro ad un mal di schiena c’è la storia di una persona da indagare e spesso non si può banalizzare dicendo: “ho fatto un movimento sbagliato!”

Che poi vi siete mai chiesti perché lo stesso movimento qualche ora prima non vi ha dato nessun fastidio?! Strano no? Magari dietro al movimento sbagliato c’è dietro una cistite o una disbiosi intestinale.

 

Attraverso l’osteopatia si indaga su quali possono essere state le cause anche di tipo viscerale per lavorarci su e poi l’innata capacità di autoguarigione del corpo, a seguito dell’input dell’operatore, rimetterà tutto a posto, una volta incrementato lo stato di salute.

 

 

“Il corpo umano contiene al suo interno la capacità di guarire. Se questa capacità viene riconosciuta e normalizzata, si può sia prevenire che curare la malattia”.
A.T. Still

 

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